L’abitino è un capo DEMOCRATICO: diversamente da un outift con un sopra diverso dal sotto, l’abito non taglia a metà la figura; se scelto nel modello giusto, non mette in impietosa evidenza il fianco pieno, un busto un po’ corto, l’addome appesantito, un punto vita mancante.
Insomma, ciascuna di noi ha il suo punto debole, e quando indossiamo uno SPEZZATO (top con pantalone, oppure top con gonna), se non seguiamo le regole del vestire strategico, cioè del ‘CAMOUFLAGE’, il rischio è che il PUNTO DEBOLE risulti ancora più ‘debole’!
L’abito, invece, tira una bella linea diritta sulla figura, rende più facile coordinare gli ACCESSORI, anzi talvolta ha bisogno di accessori importanti, e visto che siamo nell’epoca dell’accessorio protagonista, ecco che l’abito si presta a fare da umile comprimario, e via il GIOCO DEL LOOK è fatto! Come sanno le mie lettrici e le clienti che hanno svolto come me la consulenza di immagine, il MATERIALE dell’abito deve essere GENTILE con la nostra figura.
Le troppo minute e PICCOLINE eviteranno TESSUTI SPESSI E COMPATTI, pena il rischio di soffocare dentro un abito troppo strutturato per la loro statura, mentre le troppo ALTE eviteranno le magline morbide e fluide che sulla loro corporatura fanno ‘EFFETTO APPESO’ dando loro un’aria un po’ misera.
Altro pregio degli abitini: la versatilità , infatti possono cambiare stile facilmente. Con un giacchino in tweed ed uno stivale rendi SPORTIVO il tubino nero che la sera prima ha fatto faville con i plateau ed un copri spalle paillettato. Con un leggings , un paio di tronchetti ed un giubbino in nappa rendi GRINTOSO un vestitino buono per la spiaggia il giorno successivo.
Infine non dimentichiamo che l’abito ci rende comunque più ELEGANTI SENZA FATICA!
Basta aprire l’armadio e pescare due accessori, senza stare troppo a pensare. Non è fantastico?
Molte sono restie ad indossare abiti perché pensano che siano più IMPEGNATIVI da gestire (‘devo pensare alle scarpe, alle calze’, ‘sembro troppo femminile’, ‘Non oso , mi hanno sempre vista in pantaloni’, ‘ma sono scomoda perché mi muovo molto..’).